L’ AFCEA Naples Chapter e l’Humanitas di Salerno al convegno “IL MEDITERRANEO AL CENTRO DELLE POLITICHE EUROPEE : IL RUOLO STRATEGICO DELL’ITALIA”
Si è tenuto il 26 giugno 2015, presso la sala delle assemblee del banco di Napoli, un convegno organizzato dalla Fondazione Mezzogiorno Europa, per discutere del ruolo strategico dell’ Italia nel Mediterraneo. Interventi di Umberto Ranieri, Presidente Fondazione Mezzogiorno Europa, Massimo Deandreis Direttore Generale SRM, Alfonso Iozzo Unione Europea dei Federalisti, Lucio Levi Università di Torino, Giandomenico Magliano Ambasciatore d’Italia a Parigi, Maurizio Massari Ambasciatore d’Italia al Cairo, Pasquale Terracciano Ambasciatore d’Italia a Londra (con video messaggio). Ha concluso i Lavori il Ministro Paolo Gentiloni.
Tutti i paesi del Mediterraneo crescono, € 9,4 Miliardi sono le esportazioni italiane verso i paesi che si affacciano sul mediterraneo e € 44 miliardi sono le esportazioni italiane verso il “Mediterraneo allargato”, più dell’ export verso gli USA che è pari a € 26 miliardi. Il 20% del traffico marittimo mondiale passa attraverso il mediterraneo ed il 6 agosto, con l’inaugurazione del raddoppio del Canale di Suez crescerà ulteriormente. Attualmente manca una politica EU orgnica sui flussi migratori, l’ISIS avanza senza tante resistenze, viviamo un rischio terrorismo ed un rischio energetico. Le primavere arabe sono quasi tutte fallite ed alcune hanno creato maggiori problemi con la nascita del califfato islamico. In questo scenario c’è un vuoto di potere degli Stati Uniti nel Mediterraneo e la Russia che ha partecipato in maniera attiva per risolvere i problemi legati all’uso delle armi chimiche in Siria e alla questione nucleare in Iran è attualmente sotto embargo con grave danno delle esportazioni italiane. Per mettere ordine nel Mediterraneo bisogna sicuramente iniziare dalla sicurezza, ricordando che non possiamo esserne più meri consumatori e dobbiamo aiutare gli stati arabi, prime vittime del terrorismo, a combattere i loro rinnegati. Contestualmente è necessaria una cooperazione strutturata permanente della Comunità EU per realizzare un piano di sviluppo comune con i paesi del Mediterraneo tenendo ben presente, come ricorda anche il Ministro Gentiloni, che la Centralità del Mediterraneo è un Obiettivo non una premessa essendo tale solo per l’Italia.
Presenti al Convegno anche il Generale dei Carabinieri Mottola, il Prefetto di Napoli Pantalone e diverse associazioni imprenditoriali ed enti tra cui L’Humanitas di Salerno e l’AFCEA Naples Chapter entrambe rappresentate dall’ing. Massimiliano Canestro, SMS Engineering Vice President.
L’Humanitas, corpo interazionale di pubblica assistenza, è spesso impegnata nell’accoglimento dei flussi di migranti nel porto di Salerno, sia durante l’Operazione Mare Nostrum che durante l’attuale Missione Triton, attraverso i suoi volontari che accolgono i disperati sulla banchina offrendogli un servizio di prima assistenza/soccorso e preparando loro un pasto.
AFCEA International è un’associazione senza scopo di lucro che che si rivolge ai militari, al governo, all’industria e alle accademie in qualità di foro etico per diffondere le conoscenze specialistiche dei settori menzionati ed incrementare le partnership nei settori delle telecomunicazioni, IT, intelligence e sicurezza globale. AFCEA sostiene la sicurezza globale incoraggiando una relazione cooperativa e stretta tra le Agenzie Statali, i militari e le industrie.
Il Ministro Paolo Gentiloni
« L’idea di chiudersi, l’isolazionismo, non è tra le carte che ci possiamo giocare ».
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenendo al convegno sul Mediterraneo organizzato a Napoli dalla Fondazione Mezzogiorno Europa.
« È già difficile raccontare un muro alla frontiera dell’Ungheria, e infatti mi pare che su questo si sia fatto qualche passo indietro – ha aggiunto – ma sicuramente un muro in mezzo al Mediterraneo non lo può immaginare neanche il più fantasioso degli ingegneri della paura collettiva ».
Per il ministro « non abbiamo tra le carte giocabili quella dell’isolazionismo e dobbiamo giocare piuttosto la carta della responsabilità e della condivisione a livello europeo.
Con l’Unione Europea insistiamo perché sappiamo che la condivisione avrà due effetti : l’Europa riscopre la sua coscienza rivendicando i principi di civiltà e cultura giuridica alla base della sua civilizzazione, e ci aiuterà a gestire il fenomeno dell’immigrazione, che è l’obiettivo che un paese civile si deve porre », ha concluso Gentiloni.