WORKSHOP : SECURITY LIAISON OFFICER AS A PART OF CRITICAL INFRASTRUCTURE PROTECTION STRATEGY 25/06/14 — lunedì 30 giugno 2014
25 giugno 2014, Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari — Camera dei Deputati — Via di Campo Marzio, 78 – Roma.
Evento finale del progetto europeo SLO – Security Liaison Officer. Durante la Conferenza sono stati presentati i risultati del progetto SLO al fine di definire un quadro normativo comune sulla posizione del Security Liaison Officer in Europa. La Direttiva 2008/114/CE, prevede l’obbligo, per gli stati membri dell’Unione Europea, di designare uno SLO (Security Liason Officer) per ogni singola infrastruttura critica Europea. La direttiva tuttavia, non fornisce ne indicazioni sul ruolo, né sulle responsabilità e competenze dello SLO. Compito del “Progetto SLO” è quello di fornire risposte che possano aiutare a colmare questo vuoto normativo. Per maggiori informazioni sul progetto SLO visitare il sito http://www.slo-project.eu/
“Lo SLO deve essere una interfaccia che deve conoscere le infrastrutture. Contestualmente deve saper colloquiare con l’alta direzione e con gli operativi” – Afferma il Prof. Roberto Setola (Direttore del Master in Homeland Security dell’ Università Campus Biomedico di Roma, in foto con il Segretario dell’AFCEA Naples Chapter, Massimiliano Canestro). Lo SLO dev’essere un team leader ed un comunicatore, non è fondamentale una formazione militare ma è importante un background accademico ed una formazione continua…è una figura professionale che non deve appartenere solo al dominio privato ma questa “interfaccia” deve’essere prevista anche in ambito pubblico per necessità di sicurezza nazionale.
“ La Direttiva 2008/114/CE è il Principale strumento che si è dato la Comunità Europea per la protezione e la sicurezza delle Infrastrutture critiche Comunitarie” – ribadisce il Col. Paolo Puri, Ufficio dl Consigliere Militare della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La Protezione delle infrastrutture critiche di un paese è un indice di buon governo del paese stesso. Secondo la direttiva un’infrastruttura critica comunitaria è tale se è ubicata all’interno degli stati membri e se il suo danneggiamento o la sua distruzione provoca impatti negativi sull’intero paese in cui è localizzata. Un nuovo approccio alla direttiva ha individuato quattro infrastrutture critiche europee : 1) Galileo 2) Euro control 3) La rete di trasporto energia 4) La rete di trasporto gas. In Italia la direttiva non ha avuto alcuna attuazione se non nel 2014 con alcuni provvedimenti di specie.
Molto interessante l’intervento dell’ing. Lorenzo Fiori, Senior Vice President di Finmeccanica. Dev’esserci una collaborazione pubblico-privato ma anche pubblico-pubblico e privato-privato per la prevenzione. Dev’esserci un cambio di paradigma “From need to know -> to need to share”. La cultura della condivisione della sicurezza abbatte i costi e diminuisce i rischi. All’interno del Workshop, al quale hanno partecipato grandi esponenti della security aziendale nazionale tra cui ENAV, ENI, Gruppo Ferrovie dello Stato, Camera dei Deputati ed è stato presentato anche la VII edizione del Master in Homeland Security, in partenza a dicembre 2014. L’AFCEA Naples Chapter ha voluto essere presente all’evento, non solo per manifestare per l’interesse verso il Progetto SLO ma soprattutto per ribadire l’importanza del Master in Homeland Security diretto dal Prof. Roberto Setola finalizzato a creare profili professionali fondamentali nella vita delle imprese, come il Chief Security Officer (CSO) e non solo !