SISTE­MI AERO­MO­BI­LIPILO­TAG­GIO REMO­TO : CHE FARE SE SONO OSTILI ?

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Gio­ve­dì 26 gen­na­io, pres­so la Casa del­l’A­via­to­re a Roma, si è svol­to un con­ve­gno dal tito­lo SAPR : che fare se sono osti­li?”, orga­niz­za­to dal Cen­tro Stu­di Mili­ta­ri Aero­nau­ti­ci (CESMA) del­l’As­so­cia­zio­ne Arma Aero­nau­ti­ca. Il con­ve­gno sca­tu­ri­sce dal­l’in­ten­to di discu­te­re le poten­zia­li­tà e le capa­ci­tà, dal­lo svi­lup­po sem­pre più rapi­do, dei siste­mi aerei a pilo­tag­gio remo­to, con par­ti­co­la­re riguar­do all’im­pie­go da par­te di atto­ri osti­li. Per le loro carat­te­ri­sti­che, infat­ti, qua­li minia­tu­riz­za­zio­ne, tec­no­lo­gia di faci­le repe­ri­bi­li­tà e quin­di scar­sa­men­te trac­cia­bi­le, assen­za di un equi­pag­gio, i SAPR si pre­sta­no all’im­pie­go come pos­si­bi­li siste­mi d’ar­ma, ampia­men­te alla por­ta­ta di sin­go­li indi­vi­dui o orga­niz­za­zio­ni anche criminali.

Qua­li sono dun­que le pos­si­bi­li­tà di dife­sa con­tro que­sta nuo­va minac­cia ? I rela­to­ri han­no esa­mi­na­to la pro­ble­ma­ti­ca da diver­si pun­ti di vista, nel ten­ta­ti­vo di dare una rispo­sta a que­sta doman­da, ana­liz­zan­do la situa­zio­ne attua­le e i pos­si­bi­li svi­lup­pi futuri.

Il con­ve­gno è sta­to mode­ra­to dal Gene­ra­le di Squa­dra Aerea ® Giu­sep­pe Mara­ni e dal diret­to­re del CESMA, Gene­ra­le Ispet­to­re Naz­za­re­no Car­di­na­li, ed ha visto l’in­ter­ven­to auto­re­vo­le di rap­pre­sen­tan­ti di tut­te le real­tà inte­res­sa­te al mon­do dei SAPR, qua­li l’Ae­ro­nau­ti­ca Mili­ta­re, la Pub­bli­ca Sicu­rez­za, il Segre­ta­ria­to Gene­ra­le del­la Dife­sa, ENAC e le prin­ci­pa­li indu­strie del set­to­re. Pre­sen­te al con­ve­gno anche l’ AFCEA Naples Chap­ter rap­pre­sen­ta­ta dal Segre­ta­rio, ing. Mas­si­mi­lia­no Cane­stro, in foto in alto a sini­stra sot­to con il Gen. Giu­sep­pe Mara­ni, Past Pre­si­dent dell’ AFCEA Naples Chapter.

Ad apri­re i lavo­ri l’in­ter­ven­to del Capo del 3° Repar­to Pia­ni­fi­ca­zio­ne del­lo Stru­men­to Aero­spa­zia­le” del­lo Sta­to Mag­gio­re del­l’Ae­ro­nau­ti­ca, Gene­ra­le di Bri­ga­ta Aerea Lui­gi Del Bene, dele­ga­to dal Capo di SMA, Gene­ra­le di Squa­dra Aerea Enzo Vec­cia­rel­li. Il Gene­ra­le Del Bene ha illu­stra­to lo sta­to attua­le del­l’im­pie­go di SAPR da par­te del­l’Ae­ro­nau­ti­ca Mili­ta­re, spe­ci­fi­can­do come essi rap­pre­sen­ti­no una par­te fon­da­men­ta­le del pre­sen­te e del futu­ro del­la For­za Arma­ta, soprat­tut­to per il loro ruo­lo impre­scin­di­bi­le nel crea­re la cosid­det­ta infor­ma­tion cloud” e la infor­ma­tion supe­rio­ri­ty”. Il Gene­ra­le, in foto in alto a destra con il Ten. Col. Feli­ce D’Ippolito, ha poi ana­liz­za­to la minac­cia asim­me­tri­ca costi­tui­ta dai SAPR, soprat­tut­to quel­li di pic­co­le dimen­sio­ni e di bas­so costo, spe­ci­fi­can­do come il pos­si­bi­le impie­go osti­le di tali asset­ti, come stru­men­ti cine­ti­ci e non cine­ti­ci, sia­no sem­pre sta­ti con­si­de­ra­ti dal­l’Ae­ro­nau­ti­ca nei pia­ni di dife­sa del­lo spa­zio aereo nazio­na­le. L’AM ha da tem­po assun­to una posi­zio­ne di lea­der­ship nel set­to­re dei SAPR, matu­ran­do espe­rien­za sia in Ita­lia che nei Tea­tri Ope­ra­ti­vi, e met­ten­do a dispo­si­zio­ne degli altri Mini­ste­ri e Auto­ri­tà com­pe­ten­ti il pro­prio know how. Quel­la costi­tui­ta dai SAPR è una nuo­va sfi­da, che impo­ne di pro­teg­ge­re i nostri con­cit­ta­di­ni da minac­ce pro­ve­nien­ti dal cie­lo … nel­l’e­ven­tua­li­tà in cui tali SAPR ven­ga­no impie­ga­ti in modo impro­prio o addi­rit­tu­ra a sco­po di offe­sa asim­me­tri­ca in con­te­sti den­sa­men­te popo­la­ti. La pro­li­fe­ra­zio­ne di tali mez­zi nel­le clas­si mini/​micro e anche in quel­le dei cosid­det­ti aero-model­li ren­do­no mol­to com­ples­so il con­trol­lo del­le zone di volo.” Il Gene­ra­le Del Bene ha con­clu­so deli­nean­do l’in­ten­di­men­to del Capo di SMA per il futu­ro : L’Ae­ro­nau­ti­ca inten­de met­te­re a siste­ma le pro­prie pecu­lia­ri capa­ci­tà per rea­liz­za­re siner­gie con gli altri sta­ke­hol­ders inter­for­ze e cor­pi arma­ti del­lo Sta­to, con lo sco­po di crea­re una rete inte­gra­ta nel dispo­si­ti­vo esi­sten­te di Dife­sa Aerea, che inclu­da anche tut­ti gli altri sen­so­ri distri­bui­ti sul ter­ri­to­rio nazio­na­le, sfrut­tan­do effi­ca­ce­men­te tale mole di dati per attua­re il miglior con­trol­lo pos­si­bi­le con­tro que­sto tipo di minac­ce asim­me­tri­che, in sce­na­ri urba­ni den­sa­men­te popo­la­ti e insie­me alla pro­te­zio­ne da minac­ce tradizionali.”

Mol­to inte­res­san­te la pre­sen­ta­zio­ne fat­ta dal Col. Macel­lo Valen­di­no di ARMAE­RO sui siste­mi anti-SAPR. I sapr han­no bas­se emis­sio­ni IR e bas­sa radar cross sec­tion”, han­no la gui­da auto­ma­ti­ca con pos­si­bi­li­tà di ese­gui­re un pia­no di volo pro­gram­ma­to, inol­tre è mol­to faci­le modi­fi­car­li con com­po­nen­ti ad alta tec­no­lo­gia. Tra le tec­no­lo­gie in uso per l’abbattimento dei SAPR ci sono i laser, i bazoo­ka ad aria com­pres­sa con reti e fuci­li ad impul­si elet­tro­ma­gne­ti­ci. In que­sti casi il dro­ne po’ crea­re dan­no con la cadu­ta sen­za par­la­re del fat­to che il laser ren­de incan­de­scen­ti le par­ti col­pi­te dal rag­gio. Esi­sto­no solu­zio­ni RF per inter­rom­pe­re il col­le­ga­men­to con la sta­zio­ne di coman­do che però risul­ta­no inef­fi­ca­ci se il dro­ne con­ti­nua in auto­ma­ti­co il suo pia­no di volo. Solu­zio­ni alter­na­ti­ve pos­so­no esse­re l’uso di dro­ni inter­cet­to­ri sin­go­li o in sharming.

Duran­te l’evento il Dott. Samue­le Mar­tel­li, dell’Istituto Ita­lia­no di tec­no­lo­gia ha pre­sen­ta­to in ante­pri­ma Dual­Cam per la dete­zio­ne e loca­liz­za­zio­ne di dro­ni, un dispo­si­ti­vo inno­va­ti­vo che ispi­ran­do­si al mon­do del­la natu­ra, tra­sfor­ma in imma­gi­ni il pae­sag­gio sono­ro del­la sce­na,. Dual­Cam è la pri­ma tele­ca­me­ra otti­co-acu­sti­ca che rile­va, loca­liz­za, clas­si­fi­ca e noti­fi­ca even­ti ano­ma­li qua­li la pre­sen­za di un dro­ne nel­la sce­na in tem­po rea­le e ven­ti­quat­tro ore su ven­ti­quat­tro, anche in con­di­zio­ni cli­ma­ti­che e ambien­ta­li avver­se in cui le tele­ca­me­re di video­sor­ve­glian­za con­ven­zio­na­li fal­li­sco­no cla­mo­ro­sa­men­te. Dual­Cam, frut­to del­le ricer­che con­dot­te da un team di ricer­ca­to­ri del dipar­ti­men­to PAVIS pres­so l’Istituto Ita­lia­no di Tec­no­lo­gia di Geno­va, è in gra­do di gene­ra­re un flus­so di imma­gi­ni otti­che ed acu­sti­che sovrap­po­ste. Un’im­ma­gi­ne acu­sti­ca è una map­pa 2D del­la sce­na, in cui ogni pixel codi­fi­ca l’in­ten­si­tà del suo­no pro­ve­nien­te da una data dire­zio­ne ed emes­so da qual­sia­si sor­gen­te, sia essa costi­tui­ta da per­so­ne, vei­co­li, o gene­ri­ci oggetti.

Dual­Cam è sta­ta appo­si­ta­men­te pro­get­ta­ta per loca­liz­za­re i dro­ni di pic­co­la taglia e per poter esse­re inte­gra­ta in una rete digi­ta­le di video­sor­ve­glian­za for­nen­do infor­ma­zio­ni com­ple­men­ta­ri rispet­to a quel­le for­ni­te da tec­no­lo­gie con­ven­zio­na­li qua­li RADAR o siste­mi elet­troot­ti­ci, per­met­ten­do così la crea­zio­ne di un siste­ma di sicu­rez­za più robu­sto ed affi­da­bi­le, rias­su­me l’Ing. Samue­le Mar­tel­li (nel­la foto cen­tra­le sot­to insie­me all’ing. Mas­si­mi­lia­no Cane­stro con in mano il dispo­si­ti­vo per la deten­zio­ne e loca­liz­za­zio­ne dei dro­ni), coor­di­na­to­re del pro­get­to — Viste le poten­zia­li­tà e l’interesse che abbia­mo riscon­tra­to da par­te dell’Industria su que­sto sen­so­re, non voglia­mo fer­mar­ci qui e stia­mo già rivol­gen­do lo sguar­do ver­so altre poten­zia­li appli­ca­zio­ni qua­li l’integrazione in siste­mi intel­li­gen­ti Indu­stry 4.0 per il moni­to­rag­gio e con­trol­lo di mac­chi­ne e pro­ces­si produttivi”.

2017 droni

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