INVESTIRE IN BELGIO, LE FIANDRE INCONTRANO LE IMPRESE ITALIANE — ROMA 3 APRILE 2014 — venerdì 4 aprile 2014
Il 3 aprile 2014, presso la residenza dell’ Ambasciatore del Belgio a Roma, si è tenuto un Workshop sugli investimenti in Belgio dal titolo “Le Fiandre incontrano le imprese Italiane”. L’evento aperto da S.E. Vincent Mertens de Wilmars, Ambasciatore del Belgio a Roma, (in foto con l’ing. Massimiliano Canestro, SMS Engineering Vice President, mentre riceve la pubblicazione “Napoli Eccellente” della Fondazione Valenzi), ha visto gli interventi della dott.ssa Michela Ritondo, del Ministero delle Finanze Belga – Dip. Investimenti Esteri, della Sig.ra Marian Hrynchuk, Capo della Commissione Economica e Commerciale della Regione Fiandre in Ambasciata e del dott. Maurizio Accinni della BNL. Tra le aziende presenti al workshop, interessate alle opportunità in Belgio c’erano la SMS Engineering e l’ Almaviva per l’ICT e la Vitrociset per l’Aerospazio rappresentata dal dott. Piero Lolli. In relazione agli Investimenti nelle Fiandre molto interessanti il RULING, che permette di prendere decisioni anticipate in materia fiscale e il concetto di INTERESSE NOZIONALE. Altissima l’attenzione rivolta dal Governo Belga verso le attività di Ricerca e Sviluppo che prevede deducibilità dell’80% per i redditi provenienti da brevetti sia per le aziende Belghe che per le stabili organizzazioni in Belgio. L’attività di ricerca e sviluppo può essere svota anche all’estero in outsourcing con la stessa agevolazione fiscale. La deducibilità dell’80% è prevista anche sulla ritenuta di acconto relativa ai redditi dei Ricercatori.
Il Belgio è un ambiente particolarmente favorevole per gli investitori stranieri. Le classifiche internazionali vedono il Paese ai primi posti per sburocratizzazione, integrazione e lotta alla corruzione. Con oltre 24 miliardi di Euro di interscambio il Belgio è uno dei principali partner commerciali dell’Italia e uno dei mercati più aperti e concorrenziali al mondo. Tra i settori trainanti vi sono : ICT, logistica, biotecnologie ed energie rinnovabili, automotive, industria pesante, agro-industria, in cui l’export ha un peso determinante. L’economia belga, fortemente globalizzata, ha previsto una serie di misure per attirare gli investimenti, come la deduzione degli interessi nominali (che consente di recuperare la tassa effettiva d’imposta di società); nonché del cosiddetto “interesse teorico”, ovvero la parziale esenzione del pagamento di interessi sugli utili reinvestiti nell’azienda. Inoltre non vi sono imposte sul patrimonio, incentivi fiscali per redditi da brevetti, deduzioni per investimenti in settori specifici ; l’inesistenza di vincoli per attività di proprietà di non residenti. Anche in tema di rapporti di lavoro e annesse problematiche fiscali, la normativa è molto agevolante e le disposizioni in tema di intermediari commerciali sono più favorevoli che altrove. Inoltre, da qualche anno il Belgio ha avviato una importante “rivoluzione verde” puntando a soddisfare, il proprio fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili ; in particolare il numero di imprese attive nel campo ambientale in Belgio è cresciuto del 44% e il settore è in espansione.